Venezia introduce una tassa per proteggersi dal turismo di massa

In risposta al turismo di massa, il Comune di Venezia ha deciso di colpire al portafogli i visitatori di “breve durata”, intendendo per tali quelli che hanno intenzione di trattenersi poco in città. In alcune date già calendarizzate verrà dunque applicata una tassa di cinque euro ai turisti che visiteranno la Città dei Dogi per un solo giorno.

I primi giorni interessati, concentrati nell’alta stagione turistica, saranno dal 25 aprile al 5 maggio, seguiti dai fine settimana di maggio (11 e 12, 18 e 19, 25 e 26), luglio (5 e 16, 22 e 23, 29 e 30) e due fine settimana di luglio (6 e 7, 13 e 14). La tassa, la cui attuazione è stata più volte rinviata, si applicherà solo ai turisti che entrano nel centro storico tra le 8.30 e le 16.00 ora locale, ha dichiarato il Municipio in un comunicato stampa.

Non si tratta di una rivoluzione, ma del primo passo di un sistema che regolerà l’accesso dei visitatori durante il giorno – ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro. “È un esperimento che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in città, per chi ci vive e per chi la usa” – ha poi proseguito il primo cittadino, che ha poi proseguito affermando che i margini di errore sono notevoli, “ma siamo pronti […] ad apportare tutte le modifiche necessarie per migliorare la procedura“.

Venezia è dunque la prima città al mondo a realizzare questo sistema, che potrebbe servire da esempio per altre città fragili e svantaggiate.

L’obiettivo principale del progetto, annunciato a settembre, è scoraggiare i visitatori giornalieri che contribuiscono al sovraffollamento della città, famosa in tutto il mondo per le sue opere d’arte, le cartoline e i canali. A settembre, Venezia ha evitato per un soffio di essere inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO in pericolo. Gli esperti dell’Unesco hanno raccomandato di approvare le misure adottate in Italia per contrastare il deterioramento del sito.

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