Continua a crescere il settore del turismo, trainato dalla ripresa economica e dall’aumento della fiducia dei consumatori. Stando a quanto afferma il report elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, infatti, il flusso turistico si è mantenuto su livelli piuttosto soddisfacenti durante tutta l’estate, e dovrebbe aumentare anche per la prossima stagione invernale, incentivato dal miglioramento dell’andamento economico nazionale. Tanto che, prosegue il dossier, rispetto a quanto è stato possibile confrontare con le precedenti rilevazioni, sta emergendo la tendenza a “destagionalizzare” le vacanze, assumendo in crescente considerazione anche la possibilità di qualche giorno di relax a settembre e ottobre.
Stando a quanto afferma il dossier, inoltre, nel corso del mese di agosto l’indice di fiducia del viaggiatore italiano sarebbe aumentato a quota 69 punti, vicino così al massimo annuale pari a 70 punti, che era stato riscontrato nel corso del mese di luglio. Gli analisti sottolineano in tal proposito che, nonostante il lieve calo congiunturale, il valore rimane su a livelli ottimali. Più nel dettaglio, dall’analisi emerge come i cittadini viaggiatori più ottimisti siano i giovani di età fino a 34 anni e gli adulti in età lavorativa (di età fino a 54 anni), con valori pari a 81 punti e 75 punti, rispettivamente.
Per quanto attiene le previsioni, gli esperti sanciscono come il miglioramento della congiuntura economica dovrebbe trainare la ripresa del settore anche nei prossimi mesi: il PIL italiano crescerà nel 2017 dell’1,3 per cento, per il valore massimo dal 2015. L’effetto benefico si produrrà principalmente nelle località turistiche nazionali, con quelle balneari che occuperanno ancora la prima posizione, seppur quasi 5 italiani su 10 approfitteranno delle ferie per visitare musei, monumenti, mostre e beni culturali. Non stupisce, pertanto, scoprire che tra le destinazioni preferite da chi rimane in Italia nel prossimo trimestre spiccano Puglia, Toscana, Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Sicilia.
Infine, si tenga conto come – tra i viaggiatori che sceglieranno l’estero come destinazione dei propri viaggi – in cima alla classifica si trovano Spagna e Stati Uniti. Almeno in questo ambito, pertanto, sembra che l’allerta terrorismo non abbia inciso significativamente sulle abitudini dei viaggiatori, che evidentemente decidono di sfidare il timore di nuovi attacchi terroristici attraverso il ricorso a nuovi viaggi anche nelle zone recentemente colpite, o – più frequentemente – hanno scelto di non modificare le proprie abitudini su viaggi magari già acquistati da tempo.