Il Giappone sta da tempo incontrando una crisi demografica ma… non è del Giappone, ma in realtà il Paese sta affrontando anche un’altra crisi meno conosciuta, quella della carenza di ninja. A parlarne, in un recente episodio di “Planet Money” di NPR (National Public Radio), è la giornalista Sally Herships, che ha visitato Iga, una piccola città nel centro dell’arcipelago nipponico, che sostiene di essere il luogo di nascita dei ninja.
Ogni anno la città di circa 100.000 abitanti, ne ottiene almeno altri 30.000: sono i turisti che vengono a vedere l’annuale festival dei ninja. Un’attrazione che permette a Iga di ottenere dal turismo importanti risorse, ma che non impedisce lo spopolamento: “La città si trova di fronte a una carenza di quelle due cose fondamentali di cui hai bisogno per mantenersi in vita: roba da vendere e persone per comprare le cose” – afferma Vanek Smith.
Il motivo è semplice. Iga sta perdendo quei giovani che non vogliono più vivere nella campagna rurale. E proprio per poter arginare questo pericolo, il sindaco Sakae Okamoto sta promuovendo il patrimonio ninja della città con lo scopo di attirare più turisti. “Proprio ora a Iga stiamo lavorando duramente per promuovere il turismo del ninja e ottenere più risultati economici”, ha detto. “Ad esempio, abbiamo un festival dei ninja tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Durante questo periodo i visitatori e anche le persone locali vengono qui vestite come un ninja, andando in giro e divertendosi. Sento però che non è abbastanza” – ha aggiunto.
Eppure, il Giappone sta vivendo un grande boom turistico: l’Unwto (Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite) stima che quasi 29 milioni di turisti hanno visitato il Giappone nel 2017, con un aumento di quasi il 20% rispetto all’anno precedente. Mentre alcune città stanno beneficiando economicamente dall’afflusso di turisti, quelle rurali come Iga sembrano però essere tralasciate dai grandi flussi.
E così, con la speranza di incoraggiare i turisti a rimanere più a lungo a Iga, Okamoto sta trasferendo il municipio e costruendo un secondo museo ninja al suo posto. Il progetto deve però affrontare alcuni ostacoli, però. Iga ha infatti bisogno di attrarre le forze di lavoro che lavorino e vivano nella città rurale mentre il piano del turismo ninja viene esteso. Questo significa non solo costruttori e ingegneri, quanto anche gli stessi ninja.