L’Asia e l’area Pacifico stanno superando tutte le regioni del mondo per quanto riguarda la crescita degli arrivi internazionali dal 2005 ad oggi: è questo il dato centrale che emerge in seno al Rapporto sulle tendenze del turismo in Asia presentato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, in collaborazione con il Global Tourism Economy Research Centre, al Global Tourism Economy Forum di Macao.
Il report mostra in maggior dettaglio che gli arrivi turistici internazionali in Asia e nel Pacifico sono cresciuti del 6% nel 2017, raggiungendo i 323 milioni di persone, ovvero circa un quarto del totale mondiale. Di tutte le regioni del mondo, l’Asia e il Pacifico, la seconda più visitata dopo l’Europa, è cresciuta più rapidamente in termini di arrivi turistici internazionali dal 2005 ad oggi, con gli arrivi che sono aumentati in media del 6% all’anno, al di sopra della media mondiale del 4%.
La rapida crescita economica in una regione con oltre la metà della popolazione mondiale, unita all’aumento della connettività aerea, alla facilitazione dei viaggi e ai grandi progetti infrastrutturali, ha dato impulso ai viaggi internazionali nella regione – spiega il dossier. E ciò ha avuto un forte impatto sui guadagni turistici delle destinazioni asiatiche, che sono aumentati costantemente, passando dal 17% del totale mondiale nel 2000 al 29% nel 2017 (circa 390 miliardi di dollari di entrate turistiche).
Anche l’Asia e il Pacifico svolge un ruolo vitale come mercato di origine, alimentando una forte crescita sia nelle destinazioni regionali che a lungo raggio. La regione ha prodotto 335 milioni di viaggiatori internazionali che hanno speso 502 miliardi di dollari nel 2017, il 37% del totale mondiale, con circa l’80% di queste visite che si sono concentrate in Asia. Al di fuori della regione, il 56% dei viaggi a lungo raggio sono stati diretti in Europa.